La Società

 

La storia

La Società Storica del Novese nasce ufficialmente il 7 giugno 1960, quando nell’assemblea dei quindici Soci promotori viene approvato il suo Statuto: il Comitato promotore era composto dal Sig. Gino Arona, Rag. Cav. Angelo Borghero, Prof. Serafino Cavazza, Geom. Aldo Carbonara, Prof. Cav. Angelo Daglio, Scultore Cav. Pietro Lagostena, Dott. Giovanni Lagostena, Ing. Dott. Cav. Edilio Lana, Cav. Edoardo Parodi, Geom. Vinicio Parodi, Sig. Carlomagno Parodi, Sig. Pierino Reali, Sig. Giuseppe Scagliola, Arch. Cav. Gian Serra, Comm. Carlo Tacchino.
Chiamata dapprima SOCIETA’ STORICA NOVESE, poco tempo dopo sarà corretta in SOCIETA’ STORICA DEL NOVESE, perché fosse chiaro che il suo interesse era indirizzato a tutto il territorio del novese, e soprattutto a quello individuato con la denominazione “Oltregiogo Genovese”. Presidente viene nominato il prof. Angelo Daglio, valente insegnante di Storia dell’Arte al Liceo Classico “A. Doria”.
Il secondo articolo dello Statuto prevede, tra l’altro, l’istituzione di un museo per la raccolta e la conservazione di antichità, documenti, opere d’arte ed altri oggetti, che possano servire ad illustrare la vita e la storia del novese; dall'ottobre 1974, presso l’attuale sede in via Gramsci al n. 73, sono custoditi e possono essere visionati oggetti, reperti e documenti pervenuti alla Società.
Nella stessa sede è appena stata realizzata la nuova biblioteca sociale, dedicata alla memoria di Marina Delle Piane Lama, figlia del proprietario dell’immobile nonché Socio benemerito, prematuramente scomparsa: la biblioteca raccoglie un migliaio di volumi offerti o acquistati, molti dei quali di particolare importanza.
Secondo il dettato statutario, lo scopo principale della Associazione è quello di “esercitare una valida tutela del patrimonio storico ed artistico di Novi e del Novese“ e lo realizza operando con lo studio e la divulgazione della cultura locale, in tutti i suoi aspetti, oltre naturalmente quello delle vicende storiche di questo territorio, le quali non sono forse grandi, ma fanno parte di quella storia delle piccole patrie, che in modo più o meno ortodosso, si cerca di conservare e di tramandare.

 

ORGANIGRAMMA

Presidente: Enzo De Cicco

Presidente onorario: Gian Marino Delle Piane

Vice Presidenti: Danilo Rovegno, Maria Paola Repetto

Segretario: Francesco Bianchi

Tesoriere: Rosanna Rossi

Consiglieri: Luciano Asborno, Gian Luigi Bailo, Stefania Corte, Andrea Franzante, Marcello Ghiglione, Lucio Piazza

Revisori dei conti: Giorgio Filz, Alberto Fossati, Paolo Francesco Peloso

Probiviri: Franca Barella, Gian Marino Delle Piane, Ennio Radio

Delegazione “Mario Silvano” di Pozzolo Formigaro - responsabile Marcello Ghiglione
Delegazione di Genova - responsabile Gian Marino Delle Piane

 


 

Presidenti della Società Storica del Novese

Angelo Daglio

Angelo Daglio

1960 – 1961

 Franco Bovone

Franco Bovone

1961 – 1970

 Vincenzo Alberto Trucco

Vincenzo Alberto Trucco

1970 – 1981

 Mario Silvano

Mario Silvano

1981 – 2006

 Vinicio Parodi

Vinicio Parodi

2007 – 2011 

 Francesco Melone

Francesco Melone

2011 – 2021

 Gian Paolo Mantero

Gian Paolo Mantero

2022 – 2023

 Enzo De Cicco

Enzo De Cicco

2023 – in carica

 

Nel primo decennio di vita, caratterizzato dalla presidenza dell’avv. Franco Bovone, stimato professionista della nostra città, fondatore e primo direttore del periodico novese “Panorama di Novi”, molte furono le conferenze promosse. Il 12 settembre 1970 l’avv. Bovone muore improvvisamente ed alla presidenza della Società viene nominato l’ing. Vincenzo Alberto Trucco, figlio dell’avv. prof. Angelo Francesco, il quale. nell’arco di più di quaranta anni di studi, a cominciare dagli inizi del 1900, aveva dato alle stampe una ventina di pubblicazioni, tutte volte ad illustrare le vicende storiche della nostra città. Sotto la guida dell’ing. Trucco nasce l’editoria della Società.L’11 novembre 1972, nel primo anniversario della morte del primo Presidente, il prof. Lelio Cremonte, docente di Licei, presenta le Poesie dialettali di Angelo Daglio, raccolta di componimenti poetici in dialetto novese, che l’autore aveva via via pubblicato su giornali e riviste novesi e della Provincia. Due benemeriti consoci avevano intanto donato alla Società copia degli Statuti Civili concessi dalla Repubblica di Genova a Novi il 15 marzo 1535 e si pensò ad una edizione tradotta della preziosa raccolta di quelle leggi locali. Con la sapiente traduzione in lingua italiana a cura dell’ing. Trucco e dell’avv. Roberto Allegri di un latino cinquecentesco, zeppo di barbarismi, ispanismi ed anche di vocaboli di chiara estrazione dialettale, di quell’edizione restano oggi alcuni esemplari. Seguì, nel 1979, sempre a cura degli stessi validi curatori, e stavolta a scopo benefico, la pubblicazione degli Statuti di Serravalle del 1300, riprodotti fotostaticamente dall’edizione genovese del 1670. L’opera venne presentata nel giugno di quell’anno dalla prof.ssa Gabriella Airaldi, ordinaria di Paleografia e Diplomatica all’Università di Genova. Per completare la collana delle pubblicazioni delle leggi locali vigenti in secoli passati nel nostro territorio mancavano quelle di ispirazione monferrina. È noto che mentre per Novi il dominio della Repubblica di Genova ha rappresentato il fondamento di quella tendenza che i novesi sentono per la città ligure e che rivendicano alla loro storia, mentre Serravalle ha continuato, fino al secolo XVIII, ad essere parte dello Stato di Milano e quindi la sua legislatura risente dell’influsso milanese, il territorio di Capriata, a pochi chilometri da Novi, era possesso del Marchesato del Monferrato fin dal 1420. La lacuna venne colmata pubblicando nel 1986, a cura di Roberto Allegri e del prof. Guido Firpo, gli Statuti di Capriata, Terra del Monferrato. Seguiranno nel 1989, recensiti e tradotti ancora da Guido Firpo, gli Statuti di Ovada del 1327. Continuando nell’elenco delle opere monografiche, nel maggio 1977 esce Novi Ligure, le sue origini, il suo nome, la prima pagina della sua storia. L'opera si segnala per il rigore critico e per la limpida esposizione, non solo, ma gli autori propongono questioni complesse e avanzano proposte nuove, degne a loro volta di essere ulteriormente meditate. Il libro venne dato in omaggio agli alunni delle scuole medie della Città.
   Nel 1979, 180° anniversario della Battaglia di Novi tra Francesi e Austro-Russi, durante il 2° Raduno Nazionale degli Archibugieri Italiani, svoltosi nel Castello di Pozzolo F.ro, veniva presentata la monografia sulla battaglia scritta da Vincenzo Trucco, comprendente anche uno studio di Enrico Tettamanti, studioso di armi antiche, sugli equipaggiamenti e la tattica dei combattenti in quello scontro. La Società coronò quella manifestazione premiando con medaglie d’argento coniate appositamente gli archibugieri in gara presso il locale Tiro a Segno e consegnando medaglie d’oro di riconoscenza a due carabinieri della compagnia di Novi, che si erano distinti per aver catturato pericolosi malviventi in Val Borbera senza fare uso delle armi.
Il 16 ottobre 1981 una grave perdita colpiva tutti. La scomparsa improvvisa del Presidente ing. Vincenzo Trucco privava la Società della sua prestigiosa e generosa guida. Lo ricordiamo per la vastissima cultura spesso accompagnata da sottile ironia e per l’attaccamento alla Società, per la quale nell’ultimo decennio della sua vita aveva profuso le sue migliori energie, contribuendo a fare del sodalizio un centro vivo di cultura e di presenza incisiva e fertile.
L’attività editoriale è proseguita attivamente con il presidente dott. Mario Silvano, il quale firmò nel 1982 il quaderno su I Balestrieri nel Medioevo Novese e nel giorno di S. Caterina del 1984 nel Salone di Rappresentanza del Municipio veniva presentato dalla prof.ssa Giulia Petracco Siccardi dell’Università di Genova il Vocabolario del dialetto di Novi Ligure, del prof. Natale Magenta. L’opera si dimostrò di eccezionale importanza perché, essendo ricca di dati storico-linguistici. colmava una lacuna nel campo della dialettologia italiana. Una edizione definitiva corretta ed ampliata uscirà nel 1999, a cura del Rotary Club locale, col titolo Nuovo Vocabolario del dialetto di Novi Ligure. Sempre in campo dialettologo, Mario Silvano nel 2000 darà alla stampe il Glossario vernacolo della Pozzolasca, poderosa opera sulla parlata di Pozzolo Formigaro.
Nell’anno del venticinquennale di attività della Società, il 10 novembre 1985, nel salone di rappresentanza del Municipio, alla presenza del Sindaco Mario Angeli e di altre autorità cittadine, veniva celebrata la ricorrenza presentando, tra l’altro l’opera del prof. Lorenzo Tacchella dal titolo Insediamenti Monastici delle valli Scrivia, Borbera, Lemme, Orba e Stura. Il volume verrà dato in omaggio a tutti i Soci.
Merito di Roberto Allegri, allora Vicepresidente della Società, la pubblicazione del libro Novi Ligure - La sua storia, testo utilissimo per conoscere le vicende novesi partendo dagli inizi, fecondo di indicazioni per chi vuole conoscerle più dettagliatamente. Uscito nel 1987 è rimasto unico nel suo argomento, soprattutto per chi vuole apprendere in maniera sintetica e facilmente fruibile la storia della Città. Dello stesso autore, al cui nome recentemente Serravalle Scrivia, dove è nato, ha intitolato la Biblioteca Comunale, la Società ha edito Serravalle, due secoli di storia (1790-1990).
Michelangelo Mori, appassionato raccoglitore di documenti novesi, soprattutto cartoline e fotografie d’epoca, firma tre libri in formato album fotografici con Novi raccontata per immagini (1991), Istantanee di storia novese (1993) e Novi Ligure nella seconda guerra mondiale (1994). A cura di M. Silvano, G. Firpo e N. Magenta, nel 1988 era già uscito un album con personaggi disegnati da I caricaturisti novesi (1894-1953). In altre pubblicazioni si sono raccolti in volume, con integrazioni ed arricchimenti, articoli apparsi sulla rivista Novinostra, come Trentatré piccole storie novesi di Michelangelo Mori, Castelli del Novese e dintorni di Alberto Rinaldi, Natale Magenta, Giuseppe Girardengo, e, ultimamente Novi Novi Novi, del prof. Pier Eligio Bertoli.
Altre opere hanno riguardato l’arte ed anche la cucina novese.
Oltre alla pubblicazione di una trentina di monografie, la Società è stata ed è un punto di riferimento per studiosi e studenti universitari, promuovendo anche iniziative culturali, che tanta adesione hanno sempre riscosso, talvolta in collaborazione con sodalizi consimili, principalmente con la Consulta Ligure, qualunque sia stata la forma adottata: conferenze, dibattiti, lezioni all’Università della Terza Età, interventi nelle scuole elementari e medie.
Dopo un improvviso attacco di cuore, nelle prime ore del 26 agosto 2006, moriva Mario Silvano. Storico completo, frequentatore di archivi civili, ecclesiastici e privati, per 36 anni ha riempito dei suoi scritti la rivista della Società e gli incontri domenicali dei soci con appassionate discussioni, talvolta vivaci, su argomenti di varia umanità, non solo su quelli della sua professione, la medicina, in cui eccelleva. Tra i suoi scritti emerge un volume di 650 pagine, I giornali di Novi, politica, gente, costumi (1840-1946), monumento storiografico sui giornali e periodici apparsi in oltre un secolo, la cui disamina fatta dall’autore rappresenta un momento importante per una bibliografia storica del Novese, della provincia alessandrina ed anche del Piemonte, non solo per la storia del giornalismo, ma
più in generale per la storia della Regione.
Il 18 febbraio del 2007, l’assemblea dei Soci eleggeva il nuovo consiglio ed il Presidente nella persona del comm. Vinicio Parodi, unico socio fondatore vivente. A seguito delle sue dimissioni per motivi di salute, il 27 marzo 2011
veniva eletto Presidente l'ing. Francesco Melone.
Lo strumento più importante per l’attività societaria è stata la sopra citata rivista NOVINOSTRA, nata nell’agosto 1960 sotto forma di numero unico della Società Storica Novese. Battezzata con quel titolo possessivo, ma con il sapore di un sentimento di affetto per la Città, tre mesi dopo, nel novembre, considerate le adesioni ricevute, iniziava la sua periodicità trimestrale. Ricordando che la prima rivista storica nata nell’ Alessandrino è stata Memorie e documenti per servire alla storia della città di Novi (1855-56), fondata e diretta da Gianfrancesco Capurro, Novinostra si affiancava alla Rivista di storia, arte, archeologia per le Province di Alessandria e Asti ed alla Iulia Derthona; bollettino della Società Storica Tortonese; nel suo editoriale il Comitato Promotore affermava «…che non vogliamo dare al nostro titolo, tanto meno al nostro atteggiamento, quel senso restrittivo, come qualcuno mostra di credere… NOVINOSTRA, intesa come casa nostra e per tutti coloro che di Novi o non di Novi, con Novi o per Novi hanno qualche contatto, interesse, inclinazione, legame, simpatia, o anche semplicemente curiosità; e così per la zona circostante. Non domandiamo a nessuno la data e il luogo di nascita». Si precisava anche che dai suoi fogli non si poteva cogliere alcun odore, salvo quello eventuale dell’inchiostro da stampa. Chi li avesse fiutati, anche con diffidenza, non avrebbe avuto in nessun modo sensazione di fazione, di clan o di partito.
Da allora la rivista non solo ha registrato i consensi, ma, come è naturale, anche se raramente, i dissensi, che nascono talvolta dalla diversa valutazione dell’argomento trattato, dissensi che sono comunque indice della sua validità. È sorto a suo tempo anche il dibattito se la rivista dovesse mantenere il suo aspetto severo e documentale o dovesse invece aprire maggiormente verso servizi di colore. La considerazione dimostrata anche da autorità accademiche, che l’hanno definita una delle migliori riviste storiche, è dovuta ad una metodologia di ricerca e di analisi delle fonti storiche tale da consentire di conoscere le vicende passate con la scarna obbiettività della ricostruzione e di comprendere la loro importanza per esaltare la “novesità”, diventata oggi in auge. In più di sessant’anni anni di vita quasi 400 sono stati gli autori degli articoli di varia umanità apparsi, tutti relativi al nostro territorio, autori semplici e prestigiosi, dallo studente al professore di Università italiana e straniera, dal cittadino appassionato di storia al pensionato che ricorda. Nel venticinquennale della rivista vennero raccolte in un testo organico a cura di Francesco Melone e Marco Rescia Le Copertine di Novinostra (1960-1984), in omaggio agli autori dei disegni, tra i quali Beppe Levrero, Mario Maserati, Luigi Leggero, Pietro Lagostena, Alberto Boschi.
La rivista non è in vendita, ma è riservata ai Soci, parte dei quali residenti fuori Novi ed anche all’estero, omaggio alla Città di Novi Ligure e, con le sue quasi ventimila pagine finora scritte, una banca dati e una fonte di notizie, talvolta inedite, per lo sviluppo degli studi sul nostro territorio, non solo, ma varcando i confini nazionali, pensiamo che possa portare ai novesi nel mondo una ventata d’aria di casa e la voce amica della loro terra.
Nel marzo 2022, l’Assemblea dei Soci, come da statuto, ha eletto in qualità di Presidente Gian Paolo Mantero.